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Museo nazionale di San Matteo


 

Nei locali dell’ex-monastero delle monache benedettine annesso alla chiesa di San Matteo è allestito il Museo Nazionale di San Matteo, uno dei più rilevanti musei italiani e tra i più importanti al mondo per quanto riguarda la pittura su tavola (dal secolo XI al XV) e la ceramica islamica (X-XII secolo).

Nel corso del tempo le modalità di esposizione delle opere hanno subito vari cambiamenti. L’allestimento attuale prevede che il retro della chiesa di San Matteo sia dedicato alla raccolta di alcune delle sculture degli artisti pisani, mentre il primo piano, che si sviluppa lungo due corridoi paralleli, venga riservato all’esposizione delle ceramiche islamiche, delle pitture dal XII al XV secolo, delle sculture di legno e delle opere dei “Pisano”.

Tra i reperti custoditi al piano terra sono presenti i resti, provenienti dalla chiesa di San Francesco, della tomba dei Conti della Gherardesca (con “Madonna con bambino tra Santi” di Lupo di Francesco, 1326), il gigantesco Cristo Pantocratico (1204) originariamente collocato nella lunetta del portale maggiore di San Michele degli Scalzi e le “Madonna con Bambino” di Giovanni Pisano e Giovanni di Balduccio che ornavano “gli esterni” di Santa Maria della Spina.

Salendo le scale poste a sinistra dopo la biglietteria, si accede alle sale del Museo Nazionale di San Matteo dedicate alle pitture, le stanze che espongono i pezzi forte del museo. Tra le opere del XIV secolo le più note sono “ La Madonna, angeli e musicanti” del Veneziano, il luminoso polittico a sei scomparti (posto più avanti) Polittico di Santa Caterina d’Alessandria di Simone Martini (il più grande realizzato dall’artista senese) e il “Crocefisso della Dogana” di Turino Vanni che conserva la più antica veduta della Torre e del Duomo di Pisa.

Ricca è anche la collezione del XV secolo: accanto ai dipinti di Taddeo di Bartolo, Lippo Memmi, Barnaba di Modena sono disposti, “la Madonna con bambino in trono tra i santi Caterina d’Alessandria, Stefano, Lorenzo e Dorotea” del Ghirlandaio, il San Paolo di Masaccio (quel che resta a Pisa dell’ancona una volta presente nella chiesa di Santa Maria del Carmine), “La Madonna dell’Umiltà” di Gentile da Fabriano, La Madonna con bambino e “il (Cristo) Redentore” di Beato Angelico e “La Crocefissione” di Benozzo Gozzoli.
Proprio nella prima sala è esposta la grandiosa pala d’altare raffigurante “Madonna in trono con angeli e santi” di Niccolò Pisano recentemente restaurata e in origine posta all’interno della chiesa di San Matteo.

Nella sala riservata alle opere dei “Pisano” spicca al centro La Madonna del Latte di Andrea e Nino Pisano realizzata in marmo dorato e policromato, mentre ai lati della stanza sono collocate la statua lignea “Madonna dei Vetturini” di Nino Pisano e “La Madonna col bambino” di Andrea Pisano.

In una delle stanze attigue si trova il “Reliquario di San Rossore”, busto bronzeo realizzato da Donatello che segna un netto passaggio tra la tipizzazione “classica” devozionale e per certi versi stereotipata dei reliquari e quella rivoluzionaria e “umanizzata” adottata dallo scultore fiorentino imperniata su un busto “alla romana” nel quale è tratteggiato il volto espressivo del santo.

L’ultima stanza del corridoio di sinistra è una delle più spettacolari del Museo di san Matteo: nella sala campeggiano infatti varie croci dipinte (alcune anche di dimensioni notevoli): La Croce di Fucecchio di Berlinghiero Berlinghieri (ma “firmata” Berlinghiero Volterrano), “il Cristo Crocefisso” del maestro di San Torpé e le tre (due processionali e una di altare) di Giunta Pisano.
In questa sala e nelle vicinanze si trovano anche il dossale di “San Francesco e i sei miracoli” di Giunta Pisano proveniente dalla chiesa di san Francesco, e varie opere (tra le quali “La Madonna con Bambino e storie di Sant’Anna e San Gioacchino”) del Maestro di San Martino (XIII), considerato come uno dei più importanti, se non il più rilevante, tra i precursori dello stile inaugurato da Cimabue e Giotto.

Foto pubblicate per gentile concessione della Soprintendenza BAPSAE di Pisa e Livorno.

Museo nazionale di san Matteo
Piazza san Matteo in soarta 1
Tel. 050 541865
Accesso disabili Parziale
Ingresso: dal martedì al sabato 8:30-19:30, domenica e festivi 8:30-13:30
Chiusura: lunedì (e 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio)
Biglietto: 5 euro (ridotto 2,5 euro per docenti statali e giovani dai 18 ai 25 anni). Biglietto gratuito per minori di 18 anni e maggiori di 65 anni.
Biglietto cumulativo (per visita anche al Museo di Palazzo reale: 8 euro (4 euro il ridotto).


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