La Kinzica - La tua guida al tempo libero e agli eventi di Pisa e provincia

Museo della Grafica e Palazzo Lanfranchi


Palazzo Lanfranchi è il bel palazzo cinque-seicentesco in marmo bianco e mattoni rossi che si trova sul Lungarno Galilei, tra Vicolo Lanfranchi e Vicolo Da Scorno. Costruito su un nucleo di case torri e costruzioni medievali del XII-XIV secolo, deve il suo nome a una delle più antiche e celebri famiglie pisane: i Lanfranchi, casata della prima aristocrazia consolare pisana, protagonista della scena politica cittadina durante l’epoca comunale e sotto la dominazione fiorentina. Fu il canonico Alessandro Lanfranchi ad acquistare nel 1539 il complesso edilizio sul Lungarno, realizzandovi un’importante opera di ristrutturazione che ne unificò le varie parti in una struttura pressoché identica all’aspetto attuale. L’imponente aspetto testimoniava all’epoca la prestigiosa collocazione sociale ed economica della famiglia.

I tre piani di Palazzo Lanfranchi presentano eleganti finestre ornate da timpani triangolari e semicircolari, al pian terreno, e al primo piano e da cornici in pietra, al secondo piano. L’imponente portone è sormontato da un terrazzo con portale sul quale spicca lo stemma marmoreo dei Lanfranchi.
Con i successivi passaggi di proprietà furono apportate alcune modifiche all’interno: in particolare, la ristrutturazione ottocentesca portò all’abbattimento delle due scale seicentesche e alla realizzazione del grande pozzo scale nel centro del Palazzo.

Oggi sono ancora visibili alcune tracce degli edifici più antichi: le superfici di tre pilastri al pian terreno e una parete non intonacata che rivela strutture architettoniche medievali, visibile dal vicolo Lanfranchi.

Ospitato negli ambienti di Palazzo Lanfranchi e nato nel 2007 per volontà del Comune e dell’Università di Pisa, il Museo della Grafica è una delle più importanti raccolte pubbliche di grafica contemporanea, in cui sono confluite le collezioni universitarie del Gabinetto Disegni e Stampe del Dipartimento di Storia delle Arti.
La collezione, iniziata nel 1958 dallo storico dell’arte Carlo Ludovico Ragghianti, include diversi nuclei: le donazioni degli studiosi Sebastiano Timpanaro e Giulio Carlo Argan, donazioni di artisti italiani e stranieri su invito dello stesso Ragghianti (da Bruno Munari, ad Arnaldo e Giò Pomodoro a Pablo Picasso) e raccolte documentarie.

La raccolta Timpanaro è composta da oltre 1000 pezzi tra i quali spicca la sezione otto-novecentesca: le acqueforti di Giovanni Fattori ed Erik Desmazières, le incisioni di Giorgio Morandi, le prove grafiche di Eugenio Montale e disegni e incisioni di Carlo Carrà, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Mino Maccari, Giacomo Manzù, Marino Marini, Toti Scialoja, Giuseppe Viviani e molti altri.

La donazione Argan è un’altra preziosa parte della collezione e conta oltre 600 tra incisioni e disegni di molti tra i più rappresentativi artisti italiani del secondo Novecento.  La parte restante dei reperti esposti nel Museo della grafica proviene dal deposito perpetuo concesso nel 1967 dalla Calcografia Nazionale di Roma, contente un’ampia raccolta di incisioni e repertori di numismatica, statuaria e urbanistica antica e la ricca collezione di documenti di mostre tenute in diverse parti d’Italia dagli anni ‘50 agli anni ’70, che include curiosità come manifesti di contenuto artistico, politico e satirico, biglietti da visita, fotografie e curricula di artisti.

Il Museo della grafica organizza mostre temporanee, visite guidate, workshop e laboratori didattici con le scuole, e cura pubblicazioni tematiche.

Lo sapevate che:

La decorazione trecentesca “con pittura a vaio”, motivo ornamentale comune ad altri illustri palazzi pisani che si affacciano sui Lungarni, ancora oggi visibile su alcune pareti del Palazzo, fu probabilmente commissionata dal lanaiolo pisano Betto Stefani come voluta testimonianza di “status symbol”: era infatti uno stile di pittura che imitava la preziosità della pelliccia.

Foto pubblicate per gentile concessione del Museo della Grafica.

 

 

Museo della Grafica
Palazzo Lanfranchi, Lungarno Galilei 9
Tel. 050/2216060 – 050 2216066
e-mail [email protected]
web www.museodellagrafica.unipi.it

Accesso: dal martedì al venerdì, 10:30 – 12:30 ; 16:30 – 18:30;sabato e domenica, 10:30 – 18:30
lunedì chiuso
Accesso disabili consentito
Chiusura: tutti i lunedì, 01/01 (Capodanno), domenica di Pasqua, 02/06 (festa della Repubblica), 09-23/08 (chiusura estiva), 25/12 (chiusura natalizia), 31/12 (San Silvestro)

Biglietto:
Biglietto di ingresso ed  Esposizioni temporanee: 3 euro
Biglietto per soci Coop, possessori biglietto ferroviario, membri Conservatorio Puccini, abbonati Rete Toscana Classica: 2 euro
Biglietto gratuito per accedere alla Collezione permanente per Studenti, under 14, over 65, Dipendenti universitari, Dipendenti comunali, Insegnanti, Accompagnatori, Guide turistiche.
Visite guidate (Gruppi fino ad un massimo di 25; Associazioni non pisane): 30 euro
Visite guidate (Scuole). 20 euro
Visite guidate (Associazioni pisane; sabato mattina): Gratuito

Per le scuole scaricare il modulo dal sito web del Museo ed inviarlo o via fax al numero 050 2216065 o via e-mail: [email protected]

Biblioteca e Archivio: accesso su appuntamento contattando il numero 050/2216064


Visualizzazione ingrandita della mappa

IperProfessional la formazione che vale
LaKinzica.it è testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Pisa dal 16 maggio 2011 con autorizzazione n.04/11. Sponsor 20bet and winspark casino and fezbet casino
Cookie Policy
Cookie Policy