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Museo nazionale degli strumenti scientifici per il calcolo


Nell’area occupata dai macelli pubblici ha sede l’originalissimo Museo Nazionale degli strumenti per il calcolo.

Nonostante il museo sia situato in una zona dall’aspetto decadente, meritano certamente una visita i tre edifici che ospitano la collezione di circa 2.000 oggetti tra strumenti scientifici, calcolatrici, grandi calcolatori e i primi personal computer.

Al piano terra del primo edificio si trovano gli strumenti di calcolo: oltre a una gigantesca riproduzione del “Compasso Galileiano” si possono ammirare le prime calcolatrici manuali: numerosi abachi, le addizionatrici a cremagliera e quelle a tastiera.

Vi sono poi dei giganteschi computer. Tra questi vale la pena citare il curiosissimo Cray-1: quello che sembra essere un “divanetto” è in realtà la copertura che ospita l’enorme sistema di raffreddamento. Nel 1976 fu istallato nel Laboratorio Nazionale di Los Alamos e aveva al tempo una potenza straordinaria che consentiva di eseguire 160 milioni di operazioni in virgola mobile al secondo.

Nella stessa sala si trovano anche gli enormi Cray T90 (ideato nel 1994 è il primo supercomputer wireless) e nCube2 e il super calcolatore Gamma 3 Bull (1953) che registrava i dati su grandi schede che potevano contenere al massimo 64 comandi.

Al primo piano sono invece in mostra i dispositivi che hanno fatto la storia del personal computer: il portatile Osborne (pesava una ventina di chilogrammo) i computer Mac (il Macintosh portatile) i primi Apple (come l’Apple II e il Plus), i Commodore (il 645, l’8296 e molti altri) e le prime “macchine” di Ibm, Toshiba, Texas Instruments, Amstrad e Atari.

Nel secondo edificio del Museo Nazionale degli strumenti per il calcolo sono in mostra strumenti scientifici esposti all’interno di gigantesche vetrine appoggiate sui banchi in pietra utilizzati per macellare gli animali: cannocchiali, l’apparecchio degli specchietti di Newton per la ricomposizione della luce, la lente divergente, barometri, bilance, bussole e strumenti per la misurazione utilizzati nel campo della meccanica, ottica, elettromagnetismo, astronomia e dell’acustica.

L’ultimo edificio Museo degli strumenti scientifici per il calcolo ospita la CEP, (la Calcolatrice Elettronica Pisana), il primo computer ideato e realizzato (1957) in Italia: un imponente calcolatore costituito da valvole e transistor alto come un frigorifero e grande come un campo da tennis.
La CEP era in grado di eseguire 70.000 addizioni al secondo grazie a una “potentissima” memoria di 8 k. Era operativa 24 ore su 24, e “mangiava” chilometri di nastri di carta.
La Calcolatrice Elettronica Pisana fu costruita in un unico esemplare, utilizzata esclusivamente per calcoli scientifici e al tempo costituiva il sistema di calcolo più potente in Europa.
La creazione della CEP fu suggerita dal premio Nobel Enrico Fermi e fu presentata a Pisa nel 1961 alla presenza del presidente della Repubblica.

Dalla CEP l’Olivetti ricavò le basi progettuali per creare, ancora a Pisa, l’Elea 9003: il primo computer, o meglio il primo calcolatore elettronico per uso commerciale, introdotto sul mercato mondiale.

Sempre nel terzo edificio si trova l’Apparato di Gravità, un macchinario realizzato dal CNR che permette di “verificare” la legge di caduta dei gravi e di come, nel vuoto come, un oggetto pesante (in questo caso una bilia di ferro) e uno leggero (una spugna), se lasciati cadere insieme dall’alto, raggiungono la terra allo stesso tempo.

Lo strumento è composto da due campane: una contenente aria e nella quale “accade” quello verificabile dalla normale esperienza (se si lasciano cadere i due oggetti la bilia tocca terra molto prima della spugna) e l’altra, dalla quale è stata espulsa l’aria, che riproduce le condizioni di vuoto. Gli oggetti lasciati cadere in quest’ultima si “comportano” in modo sorprendente rispetto alla nostra esperienza quotidiana raggiungendo la base della campana allo stesso tempo.

Museo degli strumenti scientifici per il calcolo
Indirizzo via Bonanno Pisano 2/B – Area vecchi Macelli
Telefono 050/2213626
e-mail [email protected]
Web www.fondazionegalileogalilei.it/museo/
Accesso disabili parziale

Orari del Museo (5 maggio – 15 luglio)
9.30-14.00, lunedì, martedì, mercoledì,
9.30-14.00 e 15.30-18.00, giovedì, venerdì, sabato,
chiuso domenica e festivi.
La biglietteria chiude 15 minuti prima della chiusura.
Informazioni: 050 2215212

Visite guidate e laboratori
Si svolgono su prenotazione nell’orario di apertura
del Museo, in gruppi di max 25 persone.
Prenotazioni gruppi, scuole, visite e laboratori:
Francesca Corradi ([email protected])
tel. 050 2213626, lunedì-venerdì, 9-13
Biglietti
2,50 euro, ingresso al Museo
4,00 euro, visita guidata, a persona
5,00 euro, laboratorio didattico, a persona
Visite guidate e laboratori sono gratuiti per gli accompagnatori di gruppi scolastici.


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