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La Scuola di Staggia


Una delle opera della mostra da non perdere  “Le vie del sole. La scuola di Staggia" al Palazzo Mediceo di Seravezza

Una delle opera della mostra da non perdere “Le vie del sole. La scuola di Staggia” al Palazzo Mediceo di Seravezza

Fino al 7 settembre il Palazzo Mediceo di Seravezza (Patrimonio Mondiale Unesco) sarà la sede della mostra  “Le vie del sole. La scuola di Staggia ed il paesaggio in Toscana fra Barbizon e la macchia”. L’esibizione è organizzata dalla Fondazione Terre Medicee e dal Comune di Seravezza. Il percorso espositivo comprende oltre 60 opere che rendono omaggio a quei pittori che, dal 1853 nella campagne di Staggia vicino Siena, abbandonarono un approccio “accademico” al paesaggio per privilegiare una visione più personale  che culminerà poi nel movimento dei “macchiaioli”.

Questi artisti, definiti  nel 1873 da Telemaco Signorini come “Scuola di Staggia” e che secondo lo stesso artista tentarono “Le vie del sole”, si erano riuniti intorno ai pittori di origine ungherese Carlo Markò junior e a suo fratello Andrea (figli di quel Carlo Markò senior che nel suo atelier fiorentino dagli anni Quaranta, aprì una propria scuola di paesaggio).

Si trattava di artisti come Emilio Donnini Serafino De Tivoli  poi Carlo Ademollo, Lorenzo Gelati, Alessandro La Volpe, Curio Nuti e Michele Rapisardi. La loro produzione  rappresenta un momento cruciale nel rinnovamento della pittura del paesaggio in Toscana: il percorso espositivo consente di riscoprire lo scenario del paesaggio romantico a Firenze fra gli anni Trenta e Cinquanta dell’Ottocento, a partire da una scelta di straordinari dipinti dei pittori della scuola di Barbizon (come  Charles-Françios Daubigny, Narcisse-Virgile Diaz de la Peña, Jules Dupré, Constant Troyon) che dalla fine degli anni Venti dell’Ottocento, rivoluzionarono la pittura di paesaggio. I protagonisti di questa “scuola”.

Il cuore della mostra lucchese è rappresentato dalle opere della “Scuola di Staggia” nelle quali il paesaggio non è più l’ideale natura composta né la ricerca di effetti romantici, ma la realtà viva (visioni di ruderi o cascinali nella campagna e strade polverose che scompare nel fitto del bosco)  evocata con inedita libertà. Nella mostra sono esposte opere di Markò, Altamura, De Tivoli, Gelati, Donnini, La Volpe e Nuti. Tra i capolavori da non perdere “Il castello di Staggia” di Alessandro La Volpe (dal Museo di Capodimonte) il “Paesaggio con castello e figure” di De Tivoli e Carlo Markò, “I funerali di Buondelmonte” di Francesco Saverio Altamura e la enorme tela realizzata da Andrea Markò come fondale scenico del locale teatro che rappresenta la Disfida di Barletta.

I dipinti esposti alla mostra “Le vie del sole. La scuola di Staggia”  provengono dalla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dalla Pinacoteca di  Brera, dal Museo Stibbert, dal Museo Civico di Pistoia e dal Museo di Capodimonte ( Napoli). L’orario di visita è dal lunedì al venerdì  dalle ore 17 alle 24 e sabato e domenica 10.30 alle 12.30  e dalle 17:00 alle 24:00. Il prezzo del biglietto è 6 euro (ridotto 4 euro).

Le vie del sole. La scuola di Staggia – 8 luglio / 7 settembre Palazzo Mediceo Viale Leonetto Amadei (già Via del Palazzo) 358 Seravezza

Per Informazioni
Fondazione Terre Medicee
tel. 0584.757443,
web: www.terremedicee.it

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