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L’Area archeologica di Piano di Castello


Uno scorcio dei resti archeologici nell'Acropoli di Volterra

L’Area archeologica di Piano di Castello è il nucleo storico che con le sue stratificazioni documenta la storia del grandioso passato di Velathri (nome etrusco di Volterra), una delle città più importanti della civiltà etrusca. L’Acropoli conserva tracce e reperti fin dai più antichi insediamenti umani che risalgono all’Età del Bronzo Medio (XVII- XV sec. a.C.): le diverse fasi di scavi effettuati nel corso del Novecento hanno infatti rivelato un’occupazione ininterrotta dall’Età del Bronzo fino al 1472, quando il quartiere medievale che occupava l’area fu raso al suolo dall’intervento militare fiorentino, del quale è rimasta testimonianza nell’imponente fortezza.

All’epoca di grande sviluppo economico e commerciale del centro etrusco (IV secolo a. C.) risalgono resti imponenti delle mura e vaste necropoli suburbane come quelle di Badia, del Portone e di Ulimeto e le più arcaiche necropoli meridionali delle Ripaie, con tombe a pozzetto (VIII sec. a.c.). Fin dal VII sec. a.C. sull’acropoli fu installato un santuario, del quale sono venuti alla luce resti di edifici templari di diverse epoche, terrecotte architettoniche e oggetti votivi. Alla fine VI sec. a.c. la rocca viene cinta di mura e il riassetto definitivo del sistema difensivo avvenne fra il III e il II sec. a.c., includendo l’Arco con tegole scolpite fra i conci nell’arcata esterna e, in posizione speculare, l’altra porta di Diana. In età ellenistica l’acropoli venne ristrutturata e vi furono aggiunti un quartiere abitativo a ovest e due edifici a forma di templi con podio e colonnato (ss. II e III d. C.), separati da una via che delimita il luogo del culto. Le tombe di questa fase sono a camera, scavate nella terra, con corridoio e vano quadrangolare o ellittico. Di età ellenistica sono anche resti di abitazioni circondate da un complesso sistema di cisterne fra cui la cosiddetta Piscina augustea, impianti di torri medievali e strade sovrapposte a fondamenti più antichi.

I monumenti di Volterra più noti nel mondo sono le urne cinerarie di tufo e di alabastro (IV – I sec. a.C.), che si possono ammirare in straordinaria varietà presso il Museo Etrusci Guarnacci.

Parco Archeologico Enrico Fiumi – Volterra

Orario visite:
2 novembre – 15 marzo: sabato e domenica ore 10.30 – 16.30 (escluso 25/12 e 01/01)
16 marzo – 1 novembre: tutti i giorni ore 10.30 – 17.30

Biglietto: intero euro 3,50, ridotto euro 2,50 (studenti e possessori del biglietto cumulativo musei di Volterra).
Il biglietto comprende l’ingresso al Teatro Romano e all’Acropoli Etrusca.

Per informazioni:
Tel. 328 0707834
E-mail: [email protected]

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