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Chiese che si illuminano di notte


La luce della notte nelle chiese pisane

la cripta di san Pierino, una delle quattro chiesi visitabili in notturna

Durante il giugno pisano, ogni mercoledì (dalle 21 alle 24) sarà possibile visitare in notturna alcune delle più belle chiese della città che sono normalmente aperte a singhiozzo. L’iniziativa coinvolge  le chiese di Santo Stefano dei Cavalieri, San Sisto, San Pietro in Vinculis e Santa Cristina.

La chiesa di Santo Stefano, edificata su disegno di Giorgio Vasari è la chiesa dell’Ordine dei Cavalieri ed è intitolata al suo protettore: papa Stefano I. Al suo interno si trovano due capolavori della pittura: la Lapidazione di Santo Stefano di Giorgio Vasari e La Natività del Bronzino.
Nel grandioso interno si possono ammirare cimeli navali e bandiere, tra le quali la Fiamma di combattimento che sventolava dall’albero principale della nave ammiraglia di Alì Pascià, il comandante della flotta turca durante la battaglia di Lepanto.

Santa Cristina è invece di un inusuale colore arancione. Sorge su un’antica chiesa del secolo X-XI (documentata già dal 700 con il nome di san Bartolomeo), della quale resta soltanto l’abside semicircolare ornato con archetti ciechi. In questa chiesa santa Caterina ricevette le stimmate nel 1375, mentre pregava davanti al crocefisso ligneo (trasferito poi nella Cappela della Casa di Santa Caterina da Cosimo I). La tela di Domenico da Passignano ricorda questo evento  de’Medici e del quale oggi rimane una copia ottocentesca.

San Pierino è un graziosissimo edificio religioso ricco di storia e opere d’arte. Le colonne delle navate montano capitelli romani, ospita due sarcofaghi romani (uno sotto l’altare l’altro a destra dell’altare), ha un pavimento cosmatesco. Sopra l’altare centrale si ammira il Crocefisso duecentesco di Michele di Baldovino, mentre sui pilastri e sopra il portone principale sono ancora visibili affreschi del XII e del XIII (L’Annunciazione e san Giacomo). Scendendo le scale poste all’interno si scende poi nella cripta: quattro navate recentemente restaurate e in parte ancora impreziosita da affreschi trecenteschi. Al suo interno ha conservato per anni il Corpus Iuris Civili.

Edificio romanico, più volte restaurato nel corso del tempo, la Chiesa di san Sisto (in Corte Vecchia) è la chiesa pisana più antica che si è conservata nelle sue forme originarie. Fu edificata per celebrare la vittoriosa spedizione pisana contro la città tunisina di Al-Mahdija svoltasi il 6 agosto 1087 (il giorno di San Sisto, l’antico patrono di Pisa). Fino all’avvento del comune fu sede del consiglio cittadino. Il romantico interno custodisce la lapide mortuaria dell’Emiro Al Murtada portata a Pisa dopo la conquista delle Isole Baleari (1165), Il timone (del XIV-XV secolo) di una nave pisana e delle repliche delle bandiere dei quartieri storici pisani.

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